Report di: stambe
LA DECIMA
Quanto tempo è passato dal primo combattimento con una grossa amia...
Ricordo ancora la tremarella alle gambe ,l emozione dell' attacco e il suono della frizione impazzita...poi la delusione per averla persa come un idiota..che tristezza quel giorno.. quanti "se" mi portai a casa...
Per fortuna gli errori servono per farci maturare e migliorare , quindi ben venga perdere pesci di tanto in tanto , ma poi bisogna fermarsi un attimo e riflettere su cosa si è sbagliato, cercando nel limite del possibile di evitare certe scelte.. frizioni improponibili ,materiale come canne, trecce ,finali o ancorette inadatte al tipo di predatore che stiamo cercando di insidiare .
Per me la prima leccia , vuoi per la grandezza, vuoi per il contesto ,è stata quella che mi ha stregato l anima.. un vero colpo di fulmine, fu amore a prima vista tanto che, pur di incontrarla nuovamente, spostai la residenza al porto per mesi interi
L'avventura purtroppo però, si concluse con una tragica esplosione del trecciato... mea culpa.
Passarono i mesi invernali con la classica scimmia sulle spalle.
Le catture di spigole non mancavano, ma l adrenalina provata con quel pesce fantastico in canna, mi teneva sveglio la notte quando ci ripensavo.
Con l avvicinarsi dei mesi primaverili, la voglia di riprovare quelle emozioni diventava sempre più forte.Il desiderio di un altra leccia che sbobinava il mio mulinello, si tramutò nel chiodo fisso di ogni battuta di pesca. ..
stavo per diventare uno stalker del porto anche se ancora non lo sapevo
Dopo 12 mesi da quel tragico primo incontro si compì il miracolo. il mio sogno,( ma anche il sogno di tanti altri spinner )si realizzò.
Incannai Una stupenda leccia a due cifre .
Molto meglio attrezzato dell anno precedente riuscii a portarla a terra anche se con molte difficoltà.
Ormai era fatta, 18.5 kg di pura potenza in posa tra le mie braccia
La fortuna questa volta era davvero con me, infatti due mesi dopo riuscii a salpare un altra piccola amia ..
Mi ripetei l anno dopo con un altra doppietta di due over 10KG.
Gli anni passavano, iniziavo a maturare come pescatore, il c&r diventò la mia religione in fatto di lecce .
Quando il periodo era giusto le Cercavo ovunque , guardavo il mare perennemente sperando di avvistare eventuali esplosioni sul foraggio..iniziai a prendere appunti( lo faccio ancora
)..
scrivevo orari, avvistamenti , luoghi ecc.
Diciamo che in tutto questo tempo passato a lanciare artificiali in mare, ho messo su un bel po di nero su bianco su questo fantastico pelagico.
Sono arrivato ad una conclusione!!!!Ancora non ho capito una beata mazza su questo carangide
Ho solo qualche piccola certezza ma tanti punti interrogativi.
Detto questo le catture si alternavano a periodi di soli avvistamenti o di pesci persi.
Purtroppo la rarità della leccia amia da noi al sud sardegna è un grosso handicap per chi cerca di insidiarla da terra.
Ci sarebbero periodi e spot particolari dove può capitare qualche sporadico incontro , ma non mi sembra il caso di entrare nello specifico
Ovviamente i miei numeri faranno ridere i grandi pescatori di lecce , ma conoscendo bene il territorio del sud ovest ,
posso dire che non è malaccio visti i tempi che corrono..
Ero fermo a 9 catture più alcune incannate e slamate..
cercavo la decima come un disperato... scogliera , porto, spiaggia... ma era sempre il nulla .
Sarebbe stato un sogno prenderla in ambiente naturale ma non mi avrebbe fatto schifo nemmeno in porto.
La ricerca diventava sempre più tosta.
L'anno scorso c'ero andato molto vicino.Addirittura due strike di due grossi esemplari.
Una slamata sulla prima fuga( probabilmente presa esternamente visto l artificiale immacolato rientrato a casa senza segni di abrasione ),
l altra purtroppo però (è la cosa mi rattrista) andata via ,dopo un lungo tira e molla, con un proq 145 in bocca per esplosione della treccia su un gradino che da 3 m risaliva ad 1,5 m
Sfiga paurosa, ma sopratutto l incazzo per aver rovinato la vita ad un pesce fantastico..
Ormai non ci speravo più, sono del parere che più cerchi un pesce meno arriva... (vedi la grossa lola da terra che è un altro sogno nel cassetto ancora non realizzato)
Anche questo 2016, iniziò in modo anonimo.
Pochi avvistamenti altalenanti, qualcuna portuale l ho pure intercettata, ma i mie lanci sono stati praticamente inutili.Al massimo qualche inseguimento svogliato.
Ormai un po rassegnato , avevo rinviato l appuntamento ad un autunno futuro per cercarla in scogliera.
Però come spesso accade, le sorprese sono dietro l angolo
Quella mattina uscii per andare a pesca molto presto. 4.30 in viaggio... un incubo
Obbiettivo, ovviamente il serra, visto il periodo e vista l ottima annata stagionale
(ma sarebbe andato bene qualsiasi pesce in grado di far girare la frizione , anche un umile barra
)
Il meteo dava mare in scaduta anche troppo avanzata per i miei gusti.
Probabilmente c'era un metrozzo d'onda.
Trascorsa la prima oretta a cavallo dell alba senza nessun segno di vita marina , continuavo a martellare con il popper.
iniziai a sentire scorrere un po di adrenalina quando una spigola fece una bel attacco a galla , praticamente sull ultimo metro di recupero... poi più nulla.
Camminavo e lanciavo cercando di sondare più metri possibili dello spot..
Arrivato in una zona di forte corrente laterale , decisi di mettere il magico mommotti 190 per cercare di fregare
qualche spigolozza visto il precedente incontro..
non sia mai che ci sia una regina in agguato
Lancio due tre volte e il mommotti si inchioda sulla jercata.
La botta è bella cattiva, parte sfrizionando non troppo velocemente ma stile trattorino
.
Penso ad un bel serra preso esternamente( come spesso capita ) viste le lunghe fughe.
Recupero i metri di treccia presi dal pesce con molta tranquillità..
Una volta portato su un fondale più basso mi rendo conto che il sospetto serra ha una pinna diversa dal solito.
Il disegno è inconfondibile
Leccia
.
Mi si illuminano gli occhi, il cuore batte forte anche se fisicamente sento che la taglia non è quella sperata e sognata.
La porto a terra con molta calma anche se i tentativi di liberarsi dal artificiale non sono mancati..
Non è grande ma è pur sempre la mia decima leccia.
A guardarla bene dico che è la più bella di sempre.. la terza in ambiente naturale
lo riossigeno subito con ancora l artificiale in bocca,
poi la slamo con molta delicatezza riuscendo a non fargli perdere nemmeno una goccia di sangue.
lo riossigeno ancora cercando di causargli meno traumi possibili.
non uso nemmeno il boga per non ferirla ulteriormente.
cerco di tenerla nelle guancette cercando di non toccare le branchie. è pericoloso ma se fatto con attenzione è sempre meglio di un buco nel palato o di una mascella slogata per via del bogagrip.
Scatto due foto veloci, altra bella ossigenata è la rilascio con infinita gioia vedendola andare via a razzo.
La saluto sperando di non vederla mai più attaccata ad una canna da pesca.
ringrazio gli amici Tore e Roby Portese che nei momenti di attività marina mollano tutto per venire a darmi una mano