Pesche di un tempo

[mimmus]

Si è un fatto fisiologico, anche nei pesci d'acqua dolce ci sono queste differenze: i p.persici facendogli fare 8-10 metri di dislivello (ad es. da -30 a -20) non controllano la vescica natatoria e vengono a galla con lo stomaco fuori, mentre le trote anche prendendole a -40 metri rimangono arzillissime e senza problemi, e quando le molli vanno via come fucilate.
Anzi i persici nei nostri laghi li si pescava senza amo, si usciva in barca mettendo giù a fondo un filo infarcito di vermi per 1-2 metri, che loro inghiottivano e al quale ogni tanto si dava un energico recupero di alcuni metri. Loro avendolo in gola non riuscivano a staccarsi subito, e poi anche se lo facevano nel giro di pochi minuti erano a galla e li si prendeva col guadino (ebbene sì, ho fatto anche questa .. ma ero giovane)

Armando, quindi, credi che tutti i persici che rilascio, provenienti anche da profondità di 10-15 m, siano destinati a morte certa?

[Armando]

Io ho sempre pensato che dopo un po' si riprendano; però non ho mai fatto prove in quel senso.

[il nonno]

...mettendo giù a fondo un filo infarcito di vermi per 1-2 metri, che loro inghiottivano e al quale ogni tanto si dava un energico recupero di alcuni metri. Loro avendolo in gola non riuscivano a staccarsi subito, e poi anche se lo facevano nel giro di pochi minuti erano a galla e li si prendeva col guadino

Che pesca assurda Armando...non c'ho capito un gran che su come stavano i vermi sul filo ma mi piace!
Ma senz'amo come ci stavano? legati?

[Armando]

Li infilavamo con un ago da lana uno dietro l'altro su un paio di metri di filo col piombo in fondo, poi si faceva un'asola al capo libero e si attaccava alla linea. Il barcaiolo con cui era emerso il giochetto (sul lago d'Idro: una volta che mio padre e io da riva pescavamo prendendo poco, ci aveva approcciato offrendosi di "portarci a prendere i persici") invece usava il filo senza canna, anzi ne metteva giù parecchi con delle bottiglie come galleggianti, poi passava a fare il giro, prima per lo strattone e poi per "ritirare" i pesci

[Davide]

pesca spettacolare da approfondire! sono troppo belle le pesche tradizionali, speriamo non si perda!

[Armando]

Davide, poi si prendevano anche le carpe e tinche, mescolando nella polenta una specie di bacca secca, tritata.
Il tipo che ce l'aveva procurata (un vigile urbano di un comune sul Garda) la chiamava "coccola" ma non so se sia il nome corretto.
Si faceva la polenta con dentro quella e se ne buttavano delle palline ("boiles" ante litteram) in acqua; si aspettava mezz'oretta, ed ecco venire a galla le carpe, che giravano su se stesse cercando di reimmergersi ma senza riuscirci.
Anche in quel caso: guadino.
Probabilmente perdevano il controllo della vescica natatoria (credo), ma in quel caso sono sicuro che se non le si prendeva nel giro di 10 minuti circa, poi tornavano giù.
L'avevamo provato una volta o due per curiosità, per poi non farlo più, perchè che ne fai di tutte 'ste carpe?
Invece dei persici lo sapevamo bene cosa farne.

[il nonno]

pensavo di essere stato "moderato" da Ivan!!
Invece mi sono ritrovato su resort!!
Mio babbo (che non è pescatore) mi raccontava di quando in puglia (di dove è originario) andavano a pescare le anguille in un canaletto con il bocciolo del papavero tritato.
Dice che ce lo portava un vecchietto da bambino, lo gettavano in una pozza di questo fiumetto e dopo mezz'ora venivano a galla rintontite o morte....doveva essere una sorta di oppiaceo

[mimmus]

Nell'ambito dei metodi da bracconaggio, ci sono varie erbe selvatiche adatte allo scopo ma non so di preciso E' più facile col cianuro o la calce o la corrente
A parte questo, mi piacerebbe sentire la descrizione di tecniche antiche come la tirlindana o la moschera/camolera o quella pesca a mosca tutta italiana con canne di bambù artigianali... come si chiama?... valsesiana?
E la trota al tocco si pesca ancora?

[SpinnerFrancesco]

Ai suoi tempi mio nonno tra tante 'tecniche' dedicate alla trota, ne aveva una in particolare, consisteva nella costruzione di un grosso recipiente creato da foglie e arbusti vari, se non erro veniva denominata 'sporta', dove una volta posizionata in acqua si andava a disturbare nei potenziali nascondigli delle trote, che a sua volta uscite allo scoperto si andavo ad infilare nella trappola scambiandola per un buon posto da passare inosservate.
Poi ne aveva un'altra più brutale, stile indigeni, selezionava un bastone più o meno lungo dove all'estremita collegava un qualcosa di simile alle punte che utilizzano chi pratica l'apnea (se non erro a 4 o 5 punte), in pratica selezionava un punto buono dove riusciva a scorgere le trote senza farsi notare, e con un colpo secco riusciva ad infilzarle.
Parlo di sistemi di pesca antichi che risalgono al dopo guerra, dove chi pescava lo faceva veramente per bisogni alimentari.

[Mr_Cappotto]

Nell'ambito dei metodi da bracconaggio, ci sono varie erbe selvatiche adatte allo scopo ma non so di preciso E' più facile col cianuro o la calce o la corrente
A parte questo, mi piacerebbe sentire la descrizione di tecniche antiche come la tirlindana o la moschera/camolera o quella pesca a mosca tutta italiana con canne di bambù artigianali... come si chiama?... valsesiana?
E la trota al tocco si pesca ancora?

la trota al tocco si pratica e pure tanto

per quanto riguarda le piante tossiche
io sapevo che si usava questa la Ferula
ma non ho trovato nulla a proposito
quindi non ne sono sicuro

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... unis03.jpg

[Pierluigi]

Qui si usava la pianta del Tasso:

http://it.wikipedia.org/wiki/Taxus_baccata

Che è tossica, infatti:

"Il principio attivo responsabile della tossicità di rami, foglie e semi, dove è presente in percentuale variabile fra lo 0,5 e il 2%, è un alcaloide, la tassina. Ha effetto narcotico e paralizzante sull'uomo e su molti animali domestici."

Da qui il termine che si usava per avvelenare i fiumi ossia " 'ntassare ".

Quanti danni che ha fatto questa pianta!

[leo72]

veniva denominata 'sporta',

povero calebrese che fine ha fatto ..... francesco viene tutt'ora definita "sporta" etimologicamente parlando diciamo che è riferito ad un recipiente non del tutto specifico per la pesca ma era adattato, per il resto si tratta di recipienti fatti artigianalmente con antiche pratiche di intrecci e trattamenti di fibre naturali derivate da sambuco - cannuccia - iuta e salici , si può dire un vero fiore all'occhiello dell'artigianato calabrese ormai perso , sinonimi sono sporta - panaru - panara

bastone più o meno lungo dove all'estremita collegava un qualcosa di simile alle punte che utilizzano chi pratica l'apnea (se non erro a 4 o 5 punte), in pratica selezionava un punto buono dove riusciva a scorgere le trote senza farsi notare, e con un colpo secco riusciva ad infilzarle.

questo invece era il FURCHETTUNE ne ho conservato ancora uno di un mio vecchio zio custode in una casa cantoniera dell'opera sila , a dicembre veniva spolverato per inforchettare trote fino a 10 kg che risalivano per la riproduzione i piccoli fiumetti che ben conosci laterali del lago arvo ed ampollino , tu stesso dici era una questione di dover mangiare , erano gli anni 40-50 .... ma erano delle vere mattanze

Sulla pratica del "ntassare" cioè avvelenare le acque penso di abitare in una zona che ha dato veramente le basi di questa forma di bracconaggio di sicuro si usava il tasso (tutumagliu) la parola stessa lo dice , ma localmente tipo appunto in presila era forse più usata la cicuta , in ogni caso poi i grossi danni anche per una questione di copertura di tratti molto più vasti sono arrivati con l'uso come dice mimmo di calce e cianuro
E' strano parlare di pesche di un tempo , e trovarsi ad alencare solo forme di bracconaggio ..... credo che sia veramente un segno dei tempi che cambiano , per fortuna

[Armando]

mi piacerebbe sentire la descrizione di tecniche antiche come la tirlindana o la moschera/camolera o quella pesca a mosca tutta italiana con canne di bambù artigianali... come si chiama?... valsesiana?

Tirlindana? .. Cos'è?

Ah ah .. più nessuno ormai pesca con la tirlindana!!!!

Figurati se con quelle vecchie tecniche (senza nemmeno il "modulo di carbonio"! ) al giorno d'oggi si riesce a prendere ancora qualche pesce!!


















... si potrebbe trovare altre immagini (ad es. di lucci) in qualche Hard Disk di inizio secolo .. ma ci vuole tempo

[mimmus]

Mamma che meraviglia quelle lacustri!!!! Sembrano salmoni del supermercato!!

[SpinnerFrancesco]

leo cercavo di essere piu comprensibile per tutti
mio nonno se le realizzava da solo le 'sporte', per quanto riguarda il 'furchettune' dalle mie parti di origine si chiamava 'brocca'.
negli anni 40-50 non penso che la pesca fosse regolamentata come lo é ora, chissa se era prevista anche la chiusura, comunque anche questo agevolava le mattanze

[Flea83]

peppino mi ha raccontato di una tecnica particolare, che utilizzava una volta per prendere le anguille pescando con una canna dell'ultima generazione, il filo di cotone ed un ombrello...

[mimmus]

La mazzacchera!!!

[leo72]

'brocca'.

vrocca ,vrocca ..... francè mi caschi sempre sulla pronuncia , anche adesso la comune forchetta in calabrese è chiamata "vrocca" .
Per fortuna che non abiti da quasi 20 anni in toscana altrimenti ti avevo perso di sicuro

[Pierluigi]

'brocca'.

vrocca ,vrocca ..... francè mi caschi sempre sulla pronuncia , anche adesso la comune forchetta in calabrese è chiamata "vrocca" .

Ehm, fate parlare il residente nel capoluogo di regione : la pronuncia ufficiale è " 'mbrocca"!!

La tecniche per le anguille citata da Luigi (Flea) è il mitico "mazzuna"!!!

[basserista]

e la pesca con il carburo no? Una bella esplosione e tutti a galla. Mi verrebbe di praticarla , dopo 20 uscite in mare senza prendere un branzino.

[mimmus]

Io volevo parlare di metodi di un tempo N Nessuno che mi parli delle legnaie per i persici, della pesca all'agone, della valsesiana, della camolera?

[SpinnerFrancesco]

'brocca'.

vrocca ,vrocca ..... francè mi caschi sempre sulla pronuncia , anche adesso la comune forchetta in calabrese è chiamata "vrocca" .
Per fortuna che non abiti da quasi 20 anni in toscana altrimenti ti avevo perso di sicuro

nelle serre calabre 'la brocca', come dice pier nel capoluogo 'a mbrocca'

[Armando]

Pensate che tra il mio paese e quello di mia moglie cambia un po' il dialetto, sia come pronuncia sia come vocaboli, e i due paesi distano 5 Km scarsi di "pianura piatta".
Mi immagino come il dialetto possa cambiare da luogo a luogo in una regione che per metà si affaccia su un mare (con tutte le influenze relative), per l'altra metà su un altro mare, e con le coste separate da montagne di tutto rispetto, una regione con anche paesi di lingua greca, di lingua albanese .. insomma mi meraviglierei se pronunciaste tutti allo stesso modo.

[Armando]

Ho reperito un paio immagini di pesca a tirlindana alle lacustri.





Ciao
A.