Ehi Enzo che c'entro io col sindaco di Treviso? .. manco lo conosco.
Comunque, il problema è che siamo stati (parlo al plurale per intendere la zona geografica, non necessariamente me stesso) tanto "poco rappresentati" e anche un po' "calpestati" per parecchio tempo, che a molti qui può andar bene che qualcuno ci rappresenti comunque, anche se "quel qualcuno" molto spesso si comporta o dice frasi da vera testa di minchia ... in pratica qualcosa di simile al "turiamoci il naso" di montanelliana memoria. Guardate poi che quelli che ora sono scemi perchè votano Lega sono gli stessi che prima non erano scemi perchè votavano qualcun altro. Come mai sono diventati scemi di colpo?
Forse chi ci tiene tanto all'Unità d'Italia, anzichè sbandierarlo ora che teme che la torta diventi più piccola, doveva dimostrarlo prima evitando di far quasi rimpiangere quando c'erano gli Austriaci.
Lo dico per rendere l'idea dei motivi che possono aver mosso tanta gente, qui, a votare dei tristi figuri, sempre se interessa sapere il motivo. Ma immagino che non interesserà: si fa prima a etichettare gli altri che a capirne le ragioni; e comunque non mancherà nemmeno chi è convinto che sia stato invece il nord a sfruttare il resto della Penisola.
Ritengo comunque che questi Nord/Sud(per non parlare del Centro
) siano discorsi poco utili, o anche "da struzzi che mettono la testa sotto la sabbia".
E' infatti sciocco beccarsi tra noi, norditalioti e suditalioti, come i capponi di Renzo, quando nel frattempo l'economia se ne sta andando all'estero.
Nella sola Romania sono già "emigrate" 35000 aziende italiane, e non sono certo quelle piccole, facciamo un po' il calcolo di quanti posti di lavoro .. e anche dell'indotto. E quante altre nazioni hanno accolto ("famelicamente" .. con sovvenzioni, facilitazioni, ecc.) nostre aziende oltre alla Romania?
E questo in tutti i settori, dal grandissimo al medio al piccolo.
Della Fiat in (Russia, Brasile, Polonia, ecc.) sappiamo da tempo.
Del tubificio annunciato da Marcegaglia in Cina è notizia di oggi.
Ma venendo a "taglie" minori: un mio cliente di MI, ditta di 800 persone, ha aperto uno stabilimento in Vietnam, rimarranno qui solo 30-40 persone in un ufficio commerciale; un mio amico che fa stampi in un'azienda di 15-20 persone, mi diceva che probabilmente sarà costretto a "emigrarla" perchè qui non è competitivo e non prende più un ordine salvo quelli già in perdita, e inoltre è nauseato dalle incombenze burocratiche, dalla poca tutela da parte delle leggi se ad es. non ti pagano dei crediti, dal tartassamento fiscale, dall'essere "sempre colpevole in quanto datore di lavoro", ecc.
Non so, e non conta ora, se abbia ragione o torto su certe cose, ma il fatto è che: o chiude o va all'estero .. e lui va in Polonia.
E alcuni operai dovranno cercarsi qualcos'altro.
Anche chi gli vende l'acciaio o le placchette o gli affila gli utensili dovrà cercarsi qualcos'altro.
E anche l'Ufficio Imposte dovrà cercarsi qualcos'altro, come già nel caso dei 35000 che sono in Romania eccetera..
Insomma in futuro il gettito delle imposte calerà ancora di più, ed è proprio quello con cui si fanno tante belle cose che tutti sappiamo, quindi ulteriore attività pubblica si dovrà tagliare .. e in tanti si dovrà andare a cercare lavoro all'estero perchè qui
!!
E nel frattempo si è anche arrestato, o ridotto a valori infimi, il flusso di investitori stranieri che mette in piedi qualche azienda in Italia.
Questo è quello che sta succedendo .. ma se vogliamo continuare a beccarci tra nord e sud, prego avanti così
.
Probabilmente il problema si risolverà col tempo, dato che tra un po' saremo in carenza di lavoro non solo al sud ma pure al nord. Evviva, avremo finalmente l'unità d'Italia.